SINOSSI
Pietro Cocco era un minatore. Nato in Sardegna, nel 1917 ed entrato in miniera per la prima volta a 16 anni. Il film segue gli anni della sua formazione, la sua crescita come uomo e come soggetto politico: l’infanzia negli anni del Fascismo, l’adolescenza tra la miniera e le prime ribellioni politiche, poi i due confini politici, negli anni del secondo conflitto mondiale, fino ad arrivare al dopo guerra con le prime lotte in miniera e nel sindacato. A Carbonia, la città dei minatori. Pietro Cocco ne diventerà il sindaco, nel 1952, a 35 anni. Un racconto tra passato e presente, che ricostruisce la figura di uomo non solo attraverso episodi della sua vita, ma andando anche a cogliere il riverbero che questa ha lasciato oggi. Un flusso di memoria che pone riflessioni su quanto era l’Italia nel dopoguerra, quando dalle macerie si costruì una nazione, e quanto ne è rimasto oggi.
BIO
Diplomato in Drammaturgia alla Paolo Grassi di Milano, nel 2006 Obino firma Il vangelo secondo precario, film prodotto attraverso internet, proiettato in oltre 130 sale in Italia e in onda su Sky. Da allora ha firmato la regia di vari format d’inchiesta per Current Tv, LaEffe, Rai e collaborato con varie firme del giornalismo italiano tra cui Federico Rampini e Gad Lerner, per il quale ha firmato le docu-serie Operai, Ricchi e poveri e La difesa della razza, in onda su Rai3 tra il 2017 e il 2018. Nel 2016 ha realizzato il documentario Vinicio Capossela – Nel paese dei Coppoloni. Attualmente vive a Berlino, dove sta sviluppando alcuni progetti, tra cui il documentario Bare-handed già pubblicato online in anteprima da The Guardian.
Corrado Licheri, Francesco Casu, Piero Mastinu, Noemi Medas, Gianluca Medas, Alberto Lorrai, Maria Grazia Pompei, Andrea Contu, Federico Saba
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