GRATUITO
Disponibile il 15 febbraio dalle 19:00 alle 24:00
limitato a 300 posti virtuali
L’appuntamento fa parte della rassegna L’Italia che non si vede Online promossa da Ucca in collaborazione con Arci, Altera, Arci Movie, Kinetta Spazio Labus e i Centri Servizi Culturali della Società Umanitaria in Sardegna
NB: Per attivare i sottotitoli, cliccare sul riquadro [ CC ] in basso a destra nella finestra di riproduzione e selezionare “Italian”
SINOSSI
Anita ha diciassette anni e vive in Sardegna, insieme a suo padre Jacopo, che è malato di leucemia e avrebbe bisogno con urgenza di un trapianto. I tempi d’attesa per la ricerca di un donatore sono troppo lunghi rispetto al progredire della malattia, e anche se i parenti hanno più probabilità di essere compatibili, non lo sono né Anita né suo nonno Tonino – un vecchio pastore che abita sull’altopiano, accanto a un’area militare. Jacopo ha un solo fratello, Gaetano, che vive dall’altra parte dell’Isola; i due non si parlano da anni a causa di un feroce litigio che non sembrano intenzionati a dimenticare. Con l’aiuto del nonno, ad Anita non resta che presentarsi a casa dello zio, determinata a ricucire gli strappi del passato, pur di convincerlo a fare le analisi che potrebbero salvare la vita di suo padre.
BIO
Nato a Sassari nel 1980, dal 1999 vive a Bologna, dove si laurea al DAMS e lavora come regista. Nel 2005 il suo primo cortometraggio, Il suono della miniera. Il suo secondo lavoro, Io sono qui, viene candidato al David di Donatello nel 2011. Nel 2011 gira a Cuba Los aviones que se caen, ed è co-regista del documentario musicale Cervelli in fuga. Nel 2015 è autore del documentario Homeward, girato in Cambogia. Nel 2017 vince il David di Donatello come miglior cortometraggio con A casa mia. Nel 2018 dirige Nina, sesto episodio della serie 13-11. L’Agnello è il suo primo lungometraggio.
Italian
Italia
Articolture, Mat Productions, Rai Cinema